Qual è il posto migliore al tavolo da blackjack?

Entrate in un casinò e vi accorgete che ci sono due tavoli disponibili per il blackjack. Nel primo è libero solo il primo posto, mentre nel secondo si può giocare solo nell’ultima posizione. Dove vi sedete? Secondo una teoria l’ultimo posto, cioè quello alla destra del mazziere, è il posto migliore del tavolo. Ora, se state contando le carte ciò probabilmente è vero perché potete vedere tutte le carte uscite ed avete più tempo per capire se il conteggio è favorevole o meno, prima di iniziare la vostra mano. D’altra parte però avete già piazzato la vostra scommessa e la gran parte delle carte contate ha già contribuito a determinare l’importo della vostra puntata, quindi ciò non è che sia molto importante per la mano corrente.

L’idea sbagliata che sta dietro l’ultimo posto è che si controlla l’azione del tavolo, cioè a seconda di come si gioca o tutti i giocatori vincono oppure perdono. Gli altri partecipanti vi osservano attentamente e se vincono, per loro diventate un eroe, ma se perdono oltre a mandarvi una serie di imprecazioni vi considereranno un somaro. La verità è che chiunque giochi bene o male e si trovi nella prima, seconda, terza, … o ultima posizione non influenzerà il vostro risultato finale nel lungo periodo. Gli studi hanno dimostrato di volta in volta che il modo in cui si giocano le proprie carte ha la maggiore influenza sull’esito della propria mano, indipendentemente dal comportamento degli altri giocatori al tavolo da gioco.

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Quindi, qual è il posto migliore? Matematicamente non fa alcuna differenza dove vi sedete, se giocate considerando solo la strategia base o se in generale non contate le carte. Molti giocatori sono sorpresi da questa risposta perché erroneamente credono che l’ultimo giocatore possa determinare la vittoria o la sconfitta di tutto il tavolo, a seconda di come giochi la sua mano. Addirittura ci sono alcune persone che si aspettano che l’ultimo giocatore sacrifichi la sua mano per il bene del tavolo. Perché alcuni hanno queste credenze limitanti? Probabilmente perché si ricordano delle volte in cui l’ultima persona al tavolo ha giocato male la sua mano ed ha fatto perdere tutto il tavolo, mentre le altre volte in cui pur giocando male si è vinto vengono comunque dimenticate. Ecco la situazione tipo:

Stavo giocando a blackjack quando l’ultimo giocatore decide di tirare avendo un 16 contro il 6 del banco, tutti al tavolo abbiamo cercato di convincere il novellino a rimanere, ma non c’è stato verso, ha voluto tirare per forza ed ha tolto la carta che avrebbe fatto sballare il dealer, il quale aveva una figura nella carta coperta e poi dovendo tirare forzatamente ha ricevuto un 5 con il quale ha realizzato il punteggio di 21 e tutti al tavolo hanno perso. Quindi, non venitemi a dire che l’ultimo giocatore non può danneggiarmi.

Se giocate a blackjack questa situazione o una simile vi è già successa di sicuro, se non vi è capitata ancora, state pur certi che accadrà sicuramente.

Allora, supponiamo per assurdo che questo caso sia vero, nel senso che un giocatore inesperto che si trovi nell’ultimo posto del tavolo posso danneggiare tutti gli altri giocatori. Supponiamo anche di dover aprire noi un casinò con tanti tavoli da blackjack. Per assicurarci di guadagnare tanti soldi assumiamo tanti giocatori e gli chiediamo di sedersi in ultima posizione di ogni tavolo e di giocare male, cioè quando bisogna chiedere carta si devono fermare e analogamente quando devono stare tireranno carta, in questo modo faremo un sacco di soldi. Ovviamente, tutto questo oltre a non essere vero non ha proprio senso, altrimenti i casinò lo avrebbero già implementato reclutando dei giocatori complici, un po’ come nel gioco delle tre carte organizzato dai meridionali in cui c’è sempre uno o più complici che puntano per invogliare gli altri spettatori a fare altrettanto. La realtà dei fatti è la seguente: le abilità dell’ultimo giocatore non hanno effetto sulle probabilità di vittoria o di perdita degli altri giocatori. Infatti, vi potreste trovare a giocare con altre 6 scimmie al tavolo da blackjack e nel lungo periodo le vostre chances di vincere non cambierebbero minimamente. La ragione è dovuta al fatto che nessuno conosce la sequenza esatta delle carte nel sabot, quindi anche se l’ultimo giocatore giocasse bene, nulla impedirebbe al banco di avere molto spesso la meglio ugualmente.

Poiché molti sono convinti di questa idea (sbagliata) e difficilmente riuscirete a convincere qualcuno del contrario, vi suggeriamo di sedervi nei posti intermedi, in questo modo non sarete nella prima posizione, nella quale avete poco tempo a disposizione per pensare, perché il dealer inizierà subito da voi e non sarete nemmeno nell’ultima, quella con più responsabilità e più criticata da tutti gli altri giocatori, specialmente se non siete ancora bravo. Molte persone infatti si arrabbiano spesso nel vedere un giocatore all’ultimo posto che gioca male.

Riassumendo: se giocate a blackjack online, allora potrete usare solo la strategia base, di conseguenza la scelta del posto non influenzerà l’esito del vostro gioco. Se giocate al blackjack live e contate le carte, allora la scelta migliore è l’ultimo posto perché avete più informazioni e perché nessun giocatore al tavolo potrà insultarvi dato che nella chat non sono consentiti dialoghi volgari o inappropriati. Se invece giocate in un casino tradizionale, allora scegliete l’ultimo posto solo se contate le carte e siete un giocatore esperto, in tutti gli altri casi sedetevi in un altro posto che non sia né il primo e né l’ultimo.

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